Il Corano descrive tre stati principali dell’io interiore umano (Nafs): l’io interiore che comanda (an-nafs al-ammārah), che inclina verso i desideri e i peccati e deve essere disciplinato; l’io interiore che si auto-rimprovera (an-nafs al-lawwāmah), che vacilla tra il bene e il male ma prova rimorso e apre la strada al pentimento; e l’io interiore tranquillo (an-nafs al-muṭmaʾinnah), che è soddisfatto di Dio, in pace grazie alla fede e a cui è stata promessa la ricompensa del Paradiso.
L’io interiore che comanda (an-nafs al-ammārah)
L’io interiore che comanda (an-nafs al-ammārah), che inclina ai desideri e ai peccati e deve essere disciplinato.
Non voglio assolvere me stesso! In verità, l’anima è propensa al male, a meno che il mio Signore per la misericordia [non la preservi dal peccato]. In verità, il mio Signore è perdonatore, misericordioso”.
e quelli che, quando hanno commesso qualche misfatto o sono stati ingiusti nei confronti di loro stessi, si ricordano di Allah e Gli chiedono perdono dei loro peccati (e chi può perdonare i peccati se non Allah?), e non si ostinano nel male consapevolmente.
L’io interiore tranquillo (an-nafs al-muṭmaʾinnah), che è soddisfatto di Dio, in pace grazie alla fede, e a cui è stata promessa la ricompensa del Paradiso.